Con un programma interamente imperniato su composizioni di Franz Schubert (1797- 1828) per pianoforte a quattro mani, il Duo Schiavo Marchegiani domenica pomeriggio, 21 gennaio, al Teatro Bibiena ha conquistato un brillantissimo successo che premia la qualità delle esecuzioni offerte e i meriti dei due pianisti.
In occasione di questo nuovo appuntamento con i Concerti della Domenica, nell’ambito della rassegna 2018 di Mantova Musica, il sodalizio artistico di Marco Schiavo e Sergio Marchegiani si è confermato solido, omogeneo ed equilibrato nei valori tecnici e sostenuto da una preziosa quanto rara capacità di unità d’intenti espressivi.
Specialisti accreditati nel repertorio pianistico a quattro mani di Schubert, ben testimoniato dalla loro produzione discografica per la prestigiosa Decca, Marco Schiavo e Sergio Marchegiani hanno il notevole pregio di saper rappresentare un’immagine limpida e scevra da eccessi sentimentalistici della musica romantica del grande musicista viennese.
Il loro Schubert è trasparente e luminoso, capace di mettere in piena luce non solo la bellezza ispiratissima dei temi, ma anche la raffinata costruzione armonica che li sorregge, grazie all’esemplare interazione tra i due esecutori. Non è un caso che Schubert abbia dedicato una parte importante del suo lavoro alla produzione per pianoforte a quattro mani trovandovi il terreno fertile per sperimentare e dare autorevole voce al gusto dell’epoca, ma sempre con assoluta eleganza e maestria. Ne è esempio perfetto la Fantasia in fa minore op. 103 D. 940, risalente agli ultimi mesi di vita di Schubert, autentica poesia sonora, elegia del sentimento espresso con i suoni del pianoforte, che il Duo Schiavo -Marchegiani ha idealmente posto al centro del concerto. Pregevole tocco, abile controllo delle dinamiche e accurate scelte di sonorità nette e dettagliate hanno definito la bella performance dei due interpreti che, nel corso del concerto hanno regalato al pubblico del Bibiena una interessante selezione di pagine anche non particolarmente note della creazione strumentale schubertiana. Un vivace itinerario aperto dalle Variazioni sopra un Lied francese op. 10 D. 624 che ha proposto anche l’Allegro moderato e Andante in Do magg. D. 968, le Variazioni sopra un tema originale in Si bem. magg. op. post. 82 n. 2 D. 968°, e la Grande Marcia n. 6 op. 40 in Mi magg. D. 819. I lunghi e calorosissimi applausi del pubblico hanno sottolineato e salutato il bel successo del Duo Schiavo-Marchegiani che, riconoscente, ha generosamente risposto con tre fuori programma particolarmente accattivanti e apprezzati: le Danze Ungheresi n. 4, 5 e 1 di J. Brahms.
(g.m.p.)  La Voce di Mantova – 22 gennaio 2018