Sergio Marchegiani e Marco Schiavo in una pregevole incisione dei concerti per due pianoforti e a quattro mani

Dopo il CD dedicato al Brahms delle Danze Ungheresi e dei Valzer, ritroviamo ora la fine complicità del duo pianistico costituito da Sergio Marchegiani e Marco Schiavo in un progetto di pregevole valore storico, oltre che artistico: un lavoro in cui il rapporto tra primo piano e sfondo appare invertito, e protagonista autentica è la cornice temporale, quella della Vienna asburgica dell’ultimo quarto di XVIII secolo. Anni cruciali, che vedono ascendere l’astro del giovane Mozart, tra sfiancanti tournée ed una sorprendente fecondità creativa tra cui spiccano i due Concerti per due pianoforti – pagine di arguta bellezza in cui i due solisti si contendono la scena, in un fioretto teso ed appassionante – ed affermarsi il meno noto Leopold Kozeluch. L’elegante naturalezza, la felice inventiva del suo Concerto per pianoforte a quattro mani rivelano un artigiano di prima grandezza.

Elide Bergamaschi su OperaTeatro04 Luglio 2020