È un sovrano equilibrio a regnare lungo l’intero arco narrativo di questo ascolto che attraversa il corpus sonatistico mozartiano dedicato alle Sonate per pianoforte a quattro mani. Un nitore fatto di eleganza e sorvegliata discrezione nello scandagliare, una ad una, le stanze del sempre sorprendente caleidoscopio di situazioni emotive che Mozart, come nessun altro, sa inventare e mutare di continuo davanti ai nostri occhi.
Marco Schiavo e Sergio Marchegiani, duo di lunga data e di altrettanto solida intesa, confermano di essere interpreti attenti al dettaglio, minuziosi nel restituire, di queste creature che costeggiano da capo al fine la produzione e quindi la biografia del gran Salisburghese, l’identità di ognuna di esse e, al tempo, lo spirito della stagione creativa che l’ha vista nascere.
Elide Bergamaschi su Operateatro.it – 21 settembre 2021